Pessima cantante portata nel mio pied a terre si rivela un’eccellente bocchinara più intonata nel gemere che nel cantare

Pessima cantante ma…

Non le dirò mai che è stonata come una campana. Quasi quasi sono più intonato io che faccio il batterista. Ci conosciamo perché facciamo una serata nello stesso locale. Lei cantante, o almeno ci prova, e io con la mia band. Per approcciarla le dico che ha una bella voce. Mi sembra inopportuno dirle la verità e che in realtà di bello ha solo il culo.
Si dimostra aperta e disponibile. Le piacciono i batteristi e tanto mi basta per mentirle spudoratamente per tutta la serata. Ma le stronzate pagano e l’indomani la invito per qualche prova nel mio pied a terre.

 

…ottima bocchinara

Le offro qualcosa da bere anche se fa male alla gola. Tanto peggio di come è non può diventare. Facciamo una breve improvvisazione. Mettiamo le basi di una collaborazione, e anche quelle di una scopata.
Dobbiamo vivere il momento e sentire l’ispirazione. Quello che sento io è un’erezione ogni vola che riesco a sbirciarle sotto la minigonna.
A quanto pare è anche la sua di ispirazione. Si piega e si scopre le chiappe. Mi tuffo su di lei e continuiamo a canticchiare mentre il mio cazzo si bagna dentro di lei.

 

Quando le cose si fanno serie la spoglio e mi strizzo il cazzo tra le sue tette morbide. Le schiarisco la voce ficcandole il cazzo in gola. Dopo qualche minuto di bocchino la cosa sembra aver avuto effetto. Infatti mi infilo dentro di lei e i suoi gemiti sono più intonati del suo canticchiare da mal di pancia.
La zoccola morbida è difficile da gestire su un letto. La metto in ginocchio sulla sedia e la sbatto come un tamburo. La scopo da dietro come una pecora e non mi fermo. Le prendo il punto che la fa godere, ma non riesco a trattenermi e le vengo addosso.

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