Ne vedo tante facendo il mio lavoro. Sono un esaminatore negli esami per le patenti automobilistiche. Non vi immaginate neanche le cose che ho visto durante gli anni di lavoro. La gente le escogita tutte per farsi promuovere senza studiare né prepararsi. C’è stata questa donna non più giovanissima qualche giorno fa. L’avevo già incontrata più volte durante l’esame di guida. Credo fosse venuta almeno altre tre volte in precedenza. Ha delle bocce davvero enormi. Tutte le volte mi distraevo, pensando al movimento delle sue tette ogni qual volta prendevamo una buca o un dosso per la strada. Questa puttana però aveva un problema. Era proprio negata alla guida. Soprattutto mostrava i suoi limiti al momento di dover parcheggiare l’auto. Mi ricordo che al primo o al secondo esame a cui si è presentata, la troia ha ammaccato un paio di macchine, prima di arrendersi all’evidenza e ritirarsi. Ma durante l’ultimo esame ha sfoderato il suo asso nella manica. O per meglio dire le sue bocce enormi dal suo reggiseno. La signora non ne poteva più di essere bocciata e perciò ha deciso di farmi distrarre dalla sua guida penosa, cercando di attirare il mio sguardo sul suo davanzale. È entrata in auto. Siamo partiti e poi a un certo punto si è fermata. Ha visto se c’era qualcuno e poi si è sbottonata la camicetta. Ha cacciato fuori i due seni più grossi che io abbia mai visto dal vivo. Debbo dire che la zoccola non mi piaceva tanto. Ma la vista di quei due meloni ha risvegliato il mio cazzo. Premeva sui miei pantaloni, mostrando un rigonfiamento all’esterno evidente. Ho detto alla troia di parcheggiare, un parcheggio facilissimo stavolta, perché non c’erano altre auto o persone. Ne ho approfittato per fermarmi e cominciare a giocare con le sue enormi bocce. Naturalmente stavolta la tettona ha superato l’esame. Ma questo non toglie che io possa tornare a riesaminarle le bocce smisurate.