Guardate come sono troia. Ma vi pare che una zoccolona come me può rimanere da sola a casa il sabato sera? Non vi sembra che sia uno spreco? Secondo il mio ragazzo no. Secondo lui è questo il mio destino. Passare i fine settimana tutta sola in casa. Lui va a lavorare per i turni di notte in fabbrica (e stranamente toccano sempre a lui i week end) e io tutta sola a casa. Eppure chiunque vorrebbe restare qui con me e le mie tettone. Chiunque resterebbe qui a succhiarle tutta la sera, a palpeggiarle, ad accarezzarmi il corpo. Credo proprio di essere molto arrapante. Però avevo bisogno di una conferma. Così ho approfittato di queste sere da sola per collegarmi in web chat con qualche sfigato on line. Ballo per loro. Mi infilo le dita nella fica per loro. Mi lecco le dita facendo credere a questi pervertiti che sia il loro cazzo sotto la mia lingua. Li osservo mentre gli si indurisce il cazzo. Mentre continuano a segarsi sulle mie bocce, sul mio corpo arrapante. Sulla mia fica aperta e bagnata. So che sognano di sbattermelo da dietro, guardando il mio culo perfetto e invitante. Loro si che restano a farmi compagnia per tutta la notte. Non staccherebbero mai i loro occhi dal mio corpo, dal mio ventre piatto da troia. Mai toglierebbero le loro mani dal loro cazzo, se non una volta aver sborrato. Se avessero la possibilità mai smetterebbero di scoparmi, di succhiarmi e palpeggiarmi le tette, mai toglierebbero il loro cazzo dalla mia bocca. Soltanto quel finocchio del mio ragazzo preferisce lasciarmi sola. Ma io non sono sola. Ho i miei amichetti virtuali. Ma presto comincerò a invitarli a casa mia. Ho voglia di sentire i loro uccelli duri che mi penetrano la fica, il culo, che mi sborrano in bocca. Loro i miei sfigatelli, io la loro troia.