Nell’albergo dove ho alloggiato quest’estate, la mia vicina di stanza, era una mignotta assurda. Un bel troione con i capelli rossi che si vedeva lontano un miglio che era venuta in vacanza lì per prendere in bocca quanti più cazzi possibile. Andai subito a parlare con lei e non ci misi parecchio tempo a farla mettere a novanta e sfondarle il culo. Carmela si chiamava e amava il sesso anale, le piaceva così tanto farsi sfondare il culo che ad ogni penetrazione urlava e mi supplicava di infilare il mio grosso cazzo sempre più dentro, sempre più in profondità.