I pochi amici che ha le dicono che è un comportamento autodistruttivo. Farsi intrappolare in una cantina a gambe aperte perché qualsiasi uomo possa scoparle a piacimento, è degradante al meno, e una tortura al più. Ma lei sente una calda torsione allo stomaco quando pensa all’idea di farsi sopraffare da un numero non definito di uomini. Sentirsi sfregare tra le sue morbide cosce puliti, i cazzoni sporchi di uomini che immagina eccitati e vogliosi di venirle nella passerina. Così il suo desiderio, condiviso da altre quattro zoccole internazionali, diventa presto realtà.