Avevo una cotta per quel bonazzo del mio prof. Ogni sera prima di andare a letto, mi toccavo la passera pensando a lui e al suo grosso uccello che mi trapassavano la fica. Mi svegliavo ogni giorno bagnata e non potevo andare avanti così. Dopo la lezione, quel giorno aspettai che tutti i miei compagni erano andati via e rientrai in classe per parlare con quel porcello del mio professore. Gli dissi che lui faceva tanto per noi studenti e che volevo fare anche io qualcosa per farlo rilassare. Mi misi in ginocchio davanti a lui e per la prima volta assaggiai il suo immenso pisello. La pecorina più bella della mia vita, su quella cattedra con l’uomo dei miei sogni.