Ammetto di aver avuto la paura di scopare. Paura di non essere abbastanza bravo di fare brutta figura. Tutti i miei amici scopano da quando erano giovanissimi. Io ho cominciato più tardi e chissà quando avrei cominciato se non avessi avuto bisogno delle ripetizioni di matematica.
Lei è un’insegnante che non riesce ad avere la cattedra ogni anno. E quando non ce la fa si dedica a dare ripetizioni.
E’ ovvio che scoparla è stato il mio primo istinto quando l’ho vista. Dopo la prima lezione sono corso a casa a masturbarmi pensando alle sue tettone.
La bellissima maiala aspetta di sapere che sono maggiorenne per allungare una mano sul mio cazzo. Ma per giorni e giorni mi aveva sbattuto davanti alla faccia le sue grosse e morbide tette. Mi mette una mano sulla coscia e mi bacia. A quel punto capisco che tutti i suoi tocchi casuali: la mano sulla spalla, quando mi carezzava la testa e poi il collo solo di passaggio, capisco che era tutta una sua tattica. La maiala godeva a farmi impazzire d’eccitazione.
Quella volta è la volta in cui facciamo sesso. Avrò resistito si e no un minuto e mezzo. Ma lei non mi ha fatto sentire in imbarazzo sapeva che non ero esperto e da allora le lezioni non sono state più solo di matematica.
Mi viene duro ogni volta che la vedo. La guardo sotto alla maglietta quasi trasparente e arrossisco. Prima di cominciare a studiare c’è bisogno di scopare per calmare l’arrapamento. Questa è una delle volte in cui scopiamo. Ho scoperto che amo stare sopra e strusciarmi sopra il corpo morbido della mia insegnante. In più credo di stare diventando bravo a giudicare dalle sue urla. La faccio godere e spero di continuare ancora per un bel po’.